Martedì 16 Marzo si è svolta in modalità telematica, tramite i canali social de l’Associazione Valentia, un interessante incontro culturale, con ospite il responsabile interno della sala stampa del Teatro Ariston, dove ogni anno si svolge il Festival della canzone italiana, Luca Ammirati.
Il giornalista ha fatto il suo esordio nella narrativa con Se i pesci guardassero le stelle, tradotto e pubblicato anche in Germania e Austria, presentato in giro per l’Italia riscuotendo il consenso dei lettori e dei librai.
Dopo i saluti e i ringraziamenti del Presidente del sodalizio Anthony Lo Bianco – il quale ha vivamente ringraziato l’autore per la partecipazione all’evento – Luca Ammirati ha risposto alle interessanti domande sul suo nuovo elaborato “L’inizio di ogni cosa”, spiegando agli ascoltatori lo scopo del libro, che racconta di Tommaso, che credeva di avere dei punti fermi nella vita: il tranquillo lavoro come professore di liceo; una compagna su cui contare, Irene; i suoi romanzi preferiti, di cui ama trascrivere gli incipit sulla Moleskine arancione che porta sempre con sé. Finché una sera, a una festa, la sospetta confidenza tra Irene e un nuovo collega e il logorante litigio che ne segue fanno vacillare ogni sua certezza. Così, quando la mattina dopo lei parte per un viaggio di lavoro, Tommaso rimane da solo a Sanremo, in preda ai dubbi sul loro rapporto, su se stesso e la sua vita. I giorni lontano da Irene gli serviranno a capire che non può controllare la tempesta che ha dentro, per superarla deve passarci in mezzo, sfidarla. Prima l’imbattersi in una serie di quadri raffiguranti un misterioso volto femminile, poi l’incontro con una donna del suo passato: la vita sembra prendersi gioco di lui, ma lo conduce in un posto magico sulle colline sanremesi, Bussana Vecchia, un paese semidistrutto da un terremoto e ripopolato da una comunità di artisti. Quel luogo sulle colline, che è stato capace di andare oltre la fine, insegnerà a Tommaso che solo accettando il nostro passato possiamo camminare verso il futuro: come dopo un terremoto, quando qualcosa finisce, è lì che tutto comincia, che è il momento di scrivere un nuovo inizio.
Una serata culturale che ha suscitato il vivo interesse degli ascoltatori, lasciando spazio a diverse domande.